VOILÀ è un gioco che ruota intorno alle parole e ai discorsi, alla capacità dei giocatori di dire qualcosa, in un modo particolare e, in alcuni casi, con una particolare emozione.

Ogni "discorso" vale un certo numero di stelle proporzionale alla sua difficoltà. Le stelle guadagnate consentono di avanzare su un tabellone fino alla casella finale. 

COME SI INIZIA

Ogni giocatore sceglie una pedina e la pone sulla casella START. Il mazzo di carte viene diviso in 4 mazzetti disposti vicino al tabellone. 

IL TURNO DI GIOCO

Ad ogni turno il giocatore scopre una carta da ognuno dei primi due mazzi: il n°1 VI RACCONTO e il n°2 LO FACCIO. Per esempio:

VI RACCONTO le mie vacanze, LO FACCIO balbettando.

Questo è già un compito difficile e vale ben 4 stelle quindi ci si può fermare e svolgere la tua prova con due carte.

VI RACCONTO l'inizio di una favola e LO FACCIO a voce bassa è, al contrario, un compito semplice che vale solo 2 stelle quindi è probabile che il giocatore voglia pescare

una terza carta dal mazzo n°3 MI SENTO, ad esempio impaurito.

Il mazzo n°4 UN PICCOLO AIUTO da uno spunto per iniziare il discorso a chi si trova momentaneamente senza idee ma "costa" una stella. La carta pescata da questo mazzo si usa leggendo la riga con il simbolo corrispondente

alla carta VI RACCONTO, nel nostro caso potrebbe suggerire la favola di “Biancaneve”.

Nel momento in cui si pesca l'ultima carta, quale essa sia, si deve iniziare a parlare e cercare di concludere un discorso completo al massimo in 30 secondi. Se la prova è stata superata la pedina potrà avanzare di tante caselle stella quanto sommavano le carte (in entrambi i nostri esempi 4 stelle), altrimenti la pedina resta ferma dov'era.

CHI DECIDE?

Se stanno giocando bambini dai 4 agli 8 anni è opportuno che ci sia un adulto o un bambino più grande con loro che funga da arbitro. Se invece si sta giocando tra bambini più grandi, tutti esprimono il proprio giudizio e in caso di disaccordo viene lanciato il dado colorato che indicherà il giocatore che dovrà prendere la decisione finale (se il dado indica il colore della pedina del giocatore di turno o non utilizzata si ritira).

LE CASELLE SPECIALI

Può capitare che la pedina si fermi su una casella speciale, in quel caso, nel turno successivo, succederà qualcosa di diverso dal solito. In particolare:

- sulle caselle 6, 9 o 12 la prova si svolge mentre gli altri giocatori ti prendono in giro per quello che stai dicendo o per come lo stai dicendo. In questo caso cerca di non perdere il filo del discorso e magari rispondi in modo simpatico

e ironico;

- sulla casella 7 si deve scegliere un altro giocatore da intervistare. In questo caso sia l'intervistatore che l'intervistato devono rispettare le indicazioni delle carte pescate;

- sulla casella 11 invece si deve scegliere un giocatore da contraddire. Il secondo giocatore quindi parlerà per primo e quello di turno deve puntualmente dire il contrario, sovrapponendosi come in un animato litigio.

Sia per l’intervista che per il contradditorio la prova, essendo di coppia, è superata o non superata da entrambi i partecipanti.

CHI VINCE

Il gioco finisce quando il primo giocatore raggiunge la casella finale del percorso (prima di iniziare decidere quanti giri compiere eventualmente passando dalla casella con la stella non numerata per iniziare un nuovo giro).

 

NOTE METODOLOGICHE

VOILÀ! LO SPETTACOLO SEI TU! nasce dall'incontro tra un programma innovativo del CRC Balbuzie di Roma e un papà autore di giochi sempre alla ricerca di nuove sfide. È un gioco che può divertire e coinvolgere tutti con in più la possibilità di poter aiutare i bambini che balbettano, anche al di fuori del percorso terapeutico.

Questo per alcune semplici ragioni:

- come dice il sottotitolo del gioco LO SPETTACOLO SEI TU! il giocatore impara a gestire il suo tempo e si allena ad affrontare la sua occasione di verbalizzazione esprimendosi senza che nessuno, per amore, fretta o incompetenza, si sostituisca a lui;

- l'ambientazione del gioco, il mondo del circo, suggerisce che, così come ogni artista circense è acclamato dal pubblico per la sua unicità, così anche il nostro giocatore può vivere la balbuzie come una sua particolarità o punto di forza, tanto che in una specifica situazione di gioco viene chiesto proprio di balbettare;

- la particolare meccanica del gioco, che pone ad ogni giocatore e ad ogni turno degli obiettivi verbali articolati, e a volte perfino contraddittori (parlare velocemente pur essendo assonnati oppure a voce bassa pur essendo divertiti), distrae il bambino o ragazzo che balbetta dalle eventuali strategie di evitamento, dimostrandogli che ha in sé le risorse per superare le proprie difficoltà;

- nell’affrontare le prove il giocatore farà involontariamente uso di tutte e tre le componenti che costituiscono il linguaggio: quella verbale, quella para verbale e quella non verbale, queste ultime spesso trascurate dai bambini che balbettano.

 

 

VOILÀ! LO SPETTACOLO SEI TU! può essere quindi giocato in tanti e diversi contesti: terapeutico, educativo, ricreativo, competitivo; ma una cosa è certa, fino all'ultima parola non mancherà il divertimento!